Nella bellissima cornice dell’ex Convento San Domenico di Erice, oggi sede della Fondazione e Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, Maria Colombo ha ricevuto stamattina il prestigioso premio Stampacchia, una medaglia d’oro che l’UMI, assieme alla Scuola Internazionale di Matematica Guido Stampacchia, assegna ogni 3 anni a una/uno studiosa/o di meno di 35 anni, che abbia svolto significative ricerche nel campo dell’Analisi Variazionale e delle sue Applicazioni.
Fresca dell’attribuzione di un altro premio prestigiosissimo, quello della European Mathematical Society assegnatole durante il meeting dell’European Congress of Mathematics (ECM) dello scorso luglio, Maria non è nuova a riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività di ricerca. Ha al suo attivo l’ICIAM Collatz Prize e il Peter Lax Award, conseguiti rispettivamente nel 2023 e 2022, oltre a premi tra cui il Bartolozzi, assegnatole dall’Unione Matematica Italiana nel 2019, il Gioacchino Iapichino conferitole dall’Accademia dei Lincei nel 2016 e il Michele Cuozzo per la tesi di dottorato, ottenuto nel 2015.
La genealogia matematica di Maria parla anch’essa italiano: è stata studentessa del corso ordinario della Scuola Normale Superiore e in parallelo dell’Università di Pisa (tesi di laurea triennale e magistrale con relatore Massimo Gobbino), poi del corso di perfezionamento della Scuola Normale Superiore, dove ha avuto come relatori Luigi Ambrosio e Alessio Figalli. Dopo un periodo di ricerca post dottorato con Camillo De Lellis, condotto presso l’ETH di Zurigo, si è trasferita nel 2018 all’EPFL di Losanna, dove dirige il Laboratorio di analisi matematica, calcolo delle variazioni ed equazioni differenziali alle derivate parziali. Il suo talento matematico, del resto, era emerso anche prima degli studi universitari, portandola nel 2006 prima alla finale nazionale dei giochi matematici in Bocconi e poi, da vincitrice di questa prima tappa, alla finale internazionale del Campionato di Giochi Matematici tenutasi nell’agosto dello stesso anno a Parigi. Logica, intuizione e fantasia – enucleati dal bando come gli unici requisiti necessari per partecipare ai Campionati di Giochi Matematici – l’hanno evidentemente caratterizzata già da allora. Negli stessi anni, Maria partecipa alle Olimpiadi internazionali della matematica, aggiudicandosi il bronzo nell’edizione 2005 a Cancún, l’oro in quella del 2006 a Lubiana e l’argento nel 2007 ad Hanoi.
La varietà e la profondità dei contributi di Maria, allo stesso tempo molto forte tecnicamente in una vasta gamma di argomenti diversi e dotata di una visione molto originale dei problemi che cerca di risolvere, sono sintetizzate nella dicitura del premio Stampacchia, che il Comitato le assegna all’unanimità “per le sue ricerche innovative nella teoria della regolarità e della descrizione delle singolarità delle soluzioni delle equazioni differenziali parziali”. A sottolineare come la ricerca matematica sia spesso una creazione culturale collettiva, spiccano nella motivazione del Comitato i contributi significativi ottenuti da Maria in collaborazione con altri autorevoli colleghi:
- la costruzione di soluzioni non univoche di Leray-Hopf per l’equazione forzata di Navier-Stokes in collaborazione con Dallas Albittron ed Elia Bruè;
- la costruzione di soluzioni singolari per l’equazione di Navier-Stokes che rimangono lisce al di fuori di un “piccolo” insieme di tempo, con Tristan Buckmaster e Vlad Vicol;
- risultati di non unicità per soluzioni di ODE con campi vettoriali di Sobolev, in collaborazione con Elia Bruè e Camillo De Lellis;
- la teoria della regolarità per le soluzioni dei problemi di minimo per il funzionale di doppia fase, insieme a Rosario Mingione.
Maria, che dopo la premiazione tiene la plenaria di apertura del convegno VARANA (Variational Analysis and Applications), festeggia con tutti i partecipanti all’incontro accompagnata da Giuseppe, un mese d’età, il quarto dei suoi figli. Anche per questo, a lei vanno le nostre più sentite congratulazioni!
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